L’Istituto di mediazione si occupa di progettazione e supervisione di servizi di supporto alla famiglia separata e in specifico di mediazione famigliare, conduzione di gruppi di parola per figli di genitori separati, gruppi di parola per genitori, spazio di incontro, in collaborazione con enti locali, associazioni e cooperative, al fine di promuovere la mediazione famigliare come strumento per affrontare la trasformazione della famiglia.
Progettare un servizio di mediazione significa:
La distinzione fra un servizio pubblico/privato è fondamentale nella progettazione.
L’esperienza quasi decennale di gestione di un servizio pubblico di mediazione nel territorio dell’Alto Garda Bresciano ha permesso di costruire un modello di lavoro, anche con il Servizio Tutela Minori, mantenendo sempre l’attenzione alla valutazione sulla fattibilità di un percorso di mediazione nelle circostanza di tutela. Stabilendo con chiarezza quale tipo di restituzione può essere data al servizio, secondo una chiara distinzione fra impraticabilità, non mediabilità, interruzione o chiusura del percorso. Nell’ambito della mediazione famigliare, di per sé riservata rispetto all’esito e ai contenuti trattati, è necessario costruire regole chiare e utili alla buona riuscita dei percorsi.
La mediazione famigliare è un percorso volto alla definizione di accordi di separazione, capaci di preservare il più possibile il benessere dei membri della famiglia e, più in specifico, dei figli. Supporta la transizione da una famiglia unita ad una separata e aiuta i genitori a riorganizzare le relazioni famigliari.
Si rivolge a coppie, sposate o conviventi, che stanno maturando la scelta di separarsi o che sono in fase di separazione; a coppie già separate o divorziate, che intendono rivedere i propri accordi o trovare un modo per rispettarli.
Prevede una serie di incontri, da un minimo di tre/quattro ad un massimo di dieci/dodici, nei quali il mediatore guida la coppia di genitori nella redazione di accordi inerenti ai temi della separazione: affidamento e gestione dei figli, aspetti educativi, casa familiare, assegno di mantenimento, divisione dei beni, ecc. Gli incontri saranno prevalentemente con la coppia genitoriale, ma è possibile che il percorso richieda incontri anche individuali. I legali o il legale coinvolti nella vicenda giuridica dovranno essere informati e potranno essere coinvolti, secondo la volontà dei genitori.
Il percorso è RISERVATO e CONFIDENZIALE, autonomo rispetto al sistema giudiziario. Può essere consigliato dal giudice e dagli avvocati, ma non può essere oggetto di relazioni o valutazioni.
La mediazione ha come finalità principe il riconoscimento reciproco del ruolo genitoriale e la costruzione, per quanto possibile, di cogenitorialità. Gli accordi definiti in mediazione sono il risultato di un progetto genitoriale concordato dalla madre e dal padre.
Gli accordi risponderanno, quindi, alle domande: che famiglia vogliamo per i nostri figli? Come possiamo realizzarla in due case? Come possono sentirsi amati e come possono continuare ad amarci, senza sentirsi in colpa? Cosa diciamo della nostra separazione e come risponderemo alle loro domande? Come possiamo continuare ad essere genitori, pur allontanandoci e non essendo più partners? ….